lunedì 04 mar 2019
Una lente sul Fabrizio Paterlini, uomo e compositore che si è fatto strada lungo un genere non semplice da abbracciare per un pianista:in molti lo definiscono “modern classical”, ma c’è chi preferisce chiamarlo “neo classical” o addirittura “indie- classical”; una musica di confine, che ha interpretato il minimalismo degli anni ’70 e ’80 in chiave fortemente sentimentale volutamente lontana dagli accademismi, libera di sfumare i confini della forma.
Sperimentatore, appassionato cultore e fruitore di ogni tipologia di sonorità, Fabrizio Paterlini ha in pochi anni raccolto, attraverso uno stupefacente passaparola sulle piattaforme social, un notevolissimo seguito internzionale grazie al suo approccio unico, fortemente emozionale e intimo alla creazione. I suoi brani hanno raggiunto più di 60 milioni di ascolti, con una media di circa 900 mila mensili, ma è sul vinile che dimostra di contare ancora molto: "Autumn Stories" (2012) composto, eseguito, registrato e pubblicato (allora su Soundcloud) in diretta durante 14 settimane da settembre a dicembre, è in stampa, per Memory Recordings, con uscita prevista il 15 marzo 2019.
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